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The Grand Budapest Hotel

  • Immagine del redattore: arshumanablog
    arshumanablog
  • 21 mag 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

The Grand Budapest Hotel è un film del 2014 diretto dal regista Wes Anderson, conosciuto per le sue accurate scenografie, caratterizzate da colori luminosi e nitidi che spiccano costantemente nei suoi capolavori cinematografici.



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La trama di questa pellicola gira attorno ad un quadro prezioso chiamato “Boy with Apple” appartenente alla defunta Madame D.

Wes si è ispirato al Rinascimento italiano ed ha commissionato a Johannes van Hoytl la creazione dell’opera ritraente un ragazzo dal volto senza pathos attraverso cui sembra trasparire un sorriso rigido.



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Nella scena allegata a questo articolo si nota che il quadro viene scambiato con un’altra tela, ma di che cosa si tratta? È un’opera di Egon Schiele intitolato “Two Lesbians Masturbating”, eseguito con la tecnica pittorica dell’olio su tela, tipica del pittore austriaco. L’opera rappresenta due donne che si baciano con passione e si esplorano toccandosi eroticamente. La particolarità del dipinto sta nei corpi delle due protagoniste ricoperti con una varietà differente di macchie di colore e ,soprattuto, nell’atto rappresentato, tipico dei disegni di Schiele. L’autore fu accusato più volte di pedofilia per via delle sue tele rappresentati soggetti nudi e scene di sesso espresse in maniera intensa e tormentata.



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Ma non solo...nel film è presente anche Gustav Klimt (colui che insegnò arte ad uno Schiele ancora adolescente)! Madame D, la signora sopracitata, in una scena, indossa un abito giallo con tratti dorati e motivi che ricordano i quadri del pittore tanto amato da Anderson, come ad esempio “Il ritratto di Adele Bloch Bauer” o il celebre “Il Bacio”.

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