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"Asa Nisi Art": perchè?

  • Immagine del redattore: arshumanablog
    arshumanablog
  • 21 mag 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

“Asa nisi masa” è una frase emblema della pellicola metacinematografica “8 1/2” del celebre regista italiano Federico Fellini. Il film narra di Guido Anselmi (Marcello Mastroianni), un regista confuso e incerto sulla preparazione e produzione di un film. Egli è ininterrottamente disturbato e distratto da amanti, produttori, tecnici e attori che non gli permettono di restare quieto e pensare.



La frase in questione viene pronunciata e successivamente scritta a caratteri cubitali sulla lavagna da una donna di nome Maya, grazie all’aiuto del suo compagno indovino Maurice, che riesce a leggere la mente di Guido, dalla quale trapelano i ricordi di un’infanzia assai travagliata.


Che queste parole non abbiano alcun senso logico? Che significhino “anima” in serpentese? Che si colleghino al concetto di anima di Jung? Che siano profondamente connesse alla filosofia Maya?

Non ci è dato sapere.

Fellini, in quanto amante dell’onirico, non ha mai lasciato trasparire il significato di queste tre iconiche parole, tanto da indurci ad associarle alla rinomata tecnica hitchcockiana del MacGuffin.


Molteplici sono le interpretazioni, assente è la definizione certa.

Ma del resto, così come in un quadro, è la “libera interpretazione” ad attrarci e sedurci.



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