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''Sottobosco con due figure'' di Vincent van Gogh, 1889. Colore ad olio su tela, 50 cm x 1 m. Cincinnati Art Museum, Stati Uniti d’America.


Durante il suo ricovero presso l'ospedale psichiatrico di Saint-Rémy, Van Gogh non smise mai di dipingere, anzi, continuò imperterrito a produrre straordinarie opere, fino a realizzare il ''Sottobosco con due figure'', prodotto proprio negli attimi della sua dimissione.

Questo bosco, che sembra estendersi all'infinito, rappresenta l’ennesima prova di quanto l’artista fosse legato alla scuola impressionista, che prediligeva la realizzazione di scene di natura con la tecnica en plein air. Molto importanti sono le dimensioni del dipinto, che permisero a Van Gogh di sperimentare dei nuovi approcci, come in questo caso il formato panoramico, dipingendo la scena su due tele quadrate, una messa accanto all’altra. 

''Il sottobosco è un luogo profondissimo, dove sporgono dei grandi tronchi perpendicolari, come se fossero delle gigantesche colonne. A terra, la natura è rigogliosa. Ci sono fiori di ogni colore: bianchi, rosa, gialli e verdi.'': queste le parole dello stesso Vincent che spiegò, direttamente in prima persona, il significato dell'opera in una lettera a suo fratello Theo.

Ma cosa ci fanno due figure immerse nel verde del sottobosco? O più semplicemente: chi sono l'uomo e la donna? Vincent non lo spiega probabilmente perché preferisce  non dare molta importanza alla loro identità, quanto al loro ruolo: se guardiamo con attenzione notiamo che sono molto vicini tra loro, quindi possiamo ipotizzare che ci sia una relazione tra i due. Secondo l’ipotesi più plausibile potrebbero essere due amanti, che partecipano allo spettacolo della natura, dimostrando nuovamente quanto quest’ultima sia forte e rigogliosa; basta guardarli più da vicino per rendersi conto che ormai non hanno più nulla di umano: è come se fossero diventati parte integrante della natura.

Nonostante questo sottobosco con due figure sia uno degli ultimi dipinti della vita di Vincent, la sua tecnica ed i colori utilizzati non lasciano trasparire alcun tormento psicologico, ma, al contrario, sono la bellezza della natura incontaminata e la pace a dominare incontrastate.

(Gaia Ciaccia)

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