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𝕖𝔸ℝ𝕋𝕙 - aha oe feii?


"Aha oe feii?" di Paul Gauguin, 1892. Olio su tela, 66×89 cm. Museo Puškin, Mosca.


Nel 1891 Gauguin decide di dare una svolta alla sua vita e quindi anche alla sua carriera come pittore trasferendosi ad Haiti. L’incapacità della società moderna di saper cogliere la vera essenza della vita e i veri valori di essa avevano soffocato ogni sua immaginazione e fantasia, ma è nei mari del Sud e nelle Isole Marchesi che Gauguin riesce a dare il meglio di sé. Solo la semplicità di quella terra non ancora corrotta, selvaggia e vera, lo ispira.

Una delle opere di questo periodo cosiddetto “primitivo” della sua carriera è "AHA OE FEII?" (Come, sei gelosa?) a cui Gauguin era molto affezionato. Infatti, in una lettera a un suo amico, scrisse: “Ho fatto ultimamente un nudo a memoria, due donne sulla spiaggia, credo che sia anche la mia opera migliore fino ad oggi.”

Il dipinto venne realizzato dal pittore nel 1892 ed è tratto da una scena a cui il pittore aveva realmente assistito, come racconta nel suo diario: “Sulla spiaggia due sorelle che avevano appena fatto il bagno, parlano di amori di ieri e di progetti d’amore di domani. Un ricordo le divide: Come! Sei gelosa?”. Non a caso l’artista inserisce questa frase in basso a sinistra nel quadro, così da dare un contenuto più specifico al quadro che poteva essere scambiato per una ricerca sulla bellezza dei corpi femminili, mentre Gauguin vuole cogliere un significato completamente differente: la complicità femminile nel dialogare del più profondo arcano della vita: l’amore, l’arte di amare.

Le donne tahitiane per l’artista erano belle, perché come diamanti grezzi, sicure e forti, non costruite, nè schiave delle apparenze, dritte nei loro bustini come le donne conosciute nel corso della sua vita. Queste donne erano più sensuali, ammalianti come solo le donne vere sanno essere nei confronti di un uomo. L’opera infatti ritrae due giovani sorelle su una spiaggia rosa, dai loro volti e dalle posizioni dei loro corpi si percepisce una decisa carica erotica: una delle due, distesa, di cui si intravede solo la testa e la parte superiore del busto nudo; mentre l’altra è accoccolata su sé stessa, appoggiata su un braccio, con il viso per metà in ombra e un profilo che ricorda una divinità greca, con la ghirlanda di fiori che le cinge la testa e il nastro blu che le raccoglie i capelli.

Una delle caratteristiche che rende inconfondibile i quadri di Gauguin è la natura resa in maniera antinaturalistica: in maniera piatta, essenziale e bi-dimensionale. Quella polinesiana è una natura in cui, secondo l’artista, l’uomo ritrova facilmente la sua armonia: per questo la rappresenta spesso nei suoi lavori. È una natura dai colori soggettivi e innaturali: Gauguin non applica i colori secondo una corrispondenza con la realtà, bensì in virtù del loro valore simbolico. Ogni colore è una miscela tra natura ed esperienza, sentimento e fantasia, è per questo motivo che la sabbia si tinge di rosa, e che l'acqua è rappresentata tra tonalità rossastre, brune, nere che non corrispondono minimamente alla realtà. Questo suo stile diede inizio a diverse correnti, prima fra tutte il Sintetismo.


Francesca Musa

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